SAMUEL HILI

Attore, regista e drammaturgo, Yepahanan Samuel Hili, questo il suo nome completo, nasce in Costa d’Avorio, da genitori contadini, il 30 giugno 1981 ed è in Europa dal 2008. Risiede a Mantova dal 2008.

Apprende fin dalla prima infanzia le fiabe, le favole, le leggende tramandate dagli anziani della tribù, dai racconta-storie che girano per i villaggi. Proprio questi racconta-storie, con il loro modo diretto o favolistico di riportare gli avvenimenti traendone una morale o un insegnamento pratico, hanno ispirato l’artista nel corso degli anni.

Nonostante gli studi scientifici, consegue una laurea in chimica presso l’Università di Abidjan nel 2005, coltiva una vera grande passione, il teatro.

Nel 2008, durante il periodo sanguinoso della guerra civile in Costa d’Avorio, dopo aver lavorato nell’impresa di famiglia, decide di partire per l’Italia.

La sua storia umana e artistica

Arrivato in Italia nel 2008 per fuggire dalla guerra civile, ospite per un periodo di circa tre mesi nei centri accoglienza di Crotone si trasferisce a Mantova. Comprende quanto sia difficile dialogare fra culture diverse, quella ivoriana e dei profughi più in generale, e quella europea. Si ritrova ad osservare comportamenti, linguaggi, atteggiamenti che fanno nascere in lui il desiderio di confronto e comunicazione. Mentre impara l’italiano e allaccia amicizie, approfondendo aspetti culturali, filosofici e religiosi che da sempre lo hanno interessato, scopre il suo amore per l’arte e il teatro in particolare, soprattutto come forma di comunicazione e interazione. Nel 2010 inizia a frequentare la Scuola di Teatro di Mantova, gestita dall’ Accademia Teatrale Campogalliani e da Ars Creazione Spettacolo, e nel 2013 si diploma. Dopo il primo saggio in cui rappresenta il personaggio di Otello, comincia a scrivere il suo primo spettacolo dal titolo AMBASCIATORE MAMMA MIA: in maniera ironica rappresenta pregiudizi e stereotipi, comuni e a volte bizzarri, che sono propri nei rapporti fra “stranieri”. Visto il successo dello spettacolo, il titolo diventerà anche il nome della sua compagnia teatrale e dell’associazione culturale “AMBASCIATORE MAMMA MIA”, che ha soci italiani e africani,e collabora con molte realtà culturali a livello provinciale e nazionale, diventando un modello di integrazione. Nel 2014 vince un bando e riceve una borsa di studio che lo porta a Parigi per fare un’esperienza nell’ambito del teatro fisico:il mimo. Dopo il grande successo dello spettacolo Ambasciatore mamma mia, ha ideato e messo in scena altri spettacoli teatrali tra cui:

  • C’era una volta in Africa
  • L’Africa di Thomas Sankara…
  • La negritude di Aimé Cesaire…

La sua produzione teatrale

Samuel Hili in questi anni ha ideato e messo in scena vari spettacoli teatrali fra cui:

  • “POCO POCO” Ovvero L’Ambasciatore Mamma Mia. Con quest’opera l’autore presenta varie storie, mettendo in luce le contraddizioni che caratterizzano due paesi: la Costa d’Avorio, oggetto di una guerra fratricida, il paese d’origine da cui Samuel fugge, e l’Italia, paese di rifugio in cui l’artista si stabilisce facendosi idealmente nominare “Ambasciatore Mamma Mia”. L’ambasciatore Mamma Mia, attraverso le vicende della sua vita, ci svela come è nata la crisi politico-militare che ha fatto migliaia di morti nella sua terra natale; d’altronde, quando Mamma Mia arriva in Italia, suo paese di rifugio, scopre come questo non sia risparmiato dalla crisi finanziaria che scuote senza precedenti il mondo intero e che non permette di pensare a nient’altro. Molti sono i temi sfiorati con leggerezza e ironia, con battute che offrono spunti di riflessione.
  • C’ERA UNA VOLTA IN AFRICA ci presenta varie fiabe, favole e poesie africane alternate da suoni e ritmi dell’Africa nera. Ogni volta la musica è eseguita dal vivo con strumenti differenti, come tamburi africani, chitarra, basso… Le fiabe sono recitate da Samuel Hili. Come è consuetudine dei poeti della negritudine, che difendono la dignità della donna africana, lo spettacolo si chiude con una fiaba originale della Costa d’Avorio che denuncia drasticamente la violenza sulle donne, un tema che è ogni giorno di più protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca. Un viaggio divertente, istruttivo e meraviglioso nel classico mondo delle fiabe e della musica africana.
  • L’AFRICA DI THOMAS SANKARA è uno spettacolo “leggero”, che aiuta a riflettere sulle tematiche dei movimenti di liberazione nazionale africana, le lotte contro il neo-colonialismo, la questione del debito dei paesi del terzo mondo e a conoscere la cultura africana.
    “L’Africa agli africani e il Burkina Faso ai Burkinabé”, urlava a un mondo sordo il capitano Thomas Sankara alla metà degli anni ottanta. Il 4 agosto 1983 iniziava l’esperienza dell’eroe rivoluzionario Thomas Sankara, ucciso il 15 ottobre 1987 dal suo migliore amico.

In un contesto di crisi migratoria acuta, in cui il dialogo risulta particolarmente difficile, Samuel Hili con le sue performance, cerca di costruire ponti fra le culture.