La Negritude di Aimé Césaire
Di Samuel Hili
Con la collaborazione di Francesco Alfano e Isaac Adu
Adattamento di Samuel Hili
Regia di Mario Zolin
Con il supporto di Ars Creazione e Spettacolo
Con il contributo dell’ Unione di Comuni Lombarda San Giorgio e Bigarello
Presentazione:
L’impegno letterario e politico del poeta martinicano Aimé Césaire. Padre della negritudine, combattente anti-colonialismo e acculturazione, rimane una figura chiave nella lotta per la dignità e l’uguaglianza tra gli uomini.
Nella bocca di Aimé Césaire, la sofferenza e l’umiliazione subita dai popoli delle ex colonie francesi prendono vita. Siamo negli 1930, a Parigi. Il giovane poeta ,dopo avere compiuto gli studi secondari in Martinica,e gli studi universitari a Parigi ,fa conoscenza con il senegalese Leopold Sédare Senghor e il guayanese Léon Gontran Damas. Insieme scoprono,grazie alla lettura di opere sull’Africa di autori europei,i tesori artistici e la storia dell’Africa nera e creano la négritude ,cioè la nozione che comprende i valori spirituali,artistici,filosofici dei Neri dell’Africa;nozione che diventerà l’ideologia delle lotte dei Neri per l’indipendenza. Insieme, essi rifiutano la visione condiscendente che la metropoli porta sulle sue ex colonie. Invitano tutti questi popoli, dai Caraibi al Senegal, per rifiutare questo complesso di inferiorità e si sentono orgogliosi del loro accento, della loro cultura plurale e della la storia. Le parole di Aimé risuonano, il suoi discorsi animano le folle. Lui stesso voleva liberare la sua isola-la Martinica dal giogo del colonialismo francese;l’isola diventò,nel 1946,un dipartimento d’oltremare della Francia. Deputato della Martinica all’assemblea generale francese,sindaco di Fort-de-France,membro del Partito comunista francese, ha vissuto gli ultimi anni in Martinica, ma senza rinunciare completamente alla politica.
Come poeta, è uno dei rappresentanti più celebri del surrealismo, come scrittore, è autore di drammi illustranti la sorte e le lotte degli schiavi dei territori colonizzati dalla Francia , ma ha attualizzato anche un dramma di Shakespeare,Une tempête(la Tempesta). Il suo poema più conosciuto e popolare è il Cahier d’un retour au pays natal(Diario del ritorno al Paese natale), che può essere considerato l’enciclopedia della sorte degli schiavi neri e l’espressione della speranza della liberazione dei neri.
Nello spettacolo sarà presentato un panorama del teatro che Aimé Césaire ha fatto vivere sul palcoscenico attraverso alcune delle sue opere, fra cui:
- Diario del ritorno al paese natale
- La tragedia del Re Chhristophe
- Una stagione nel Congo
- E i cani tacevano
- Negro sono e negro resterò